

IL SOCIAL PACKAGING È SOSTENIBILE
Per essere sostenibile, un packaging deve rispondere a molti requisiti. Dai materiali (riciclati, riciclabili, compostabili, di origine vegetale, bio-based come le bioblastiche), alla struttura, ai processi di lavorazione, al possibile riutilizzo, al trasporto, sono vari i fattori che contribuiscono a rendere un pack eco-friendly.

BIO-DESIGN
La scelta dei materiali fa parte delle prime considerazioni, in fase di sviluppo del progetto. Oggi esistono molte carte riciclate e ricavate dai materiali più svariati, come il latte, i fagioli, le arance; così come anche bioplastiche, in grado di attenuare la dirompente azione sull’ambiente di sostanze derivanti dal petrolio.
Altro aspetto da non trascurare: la creatività. Se il packaging viene studiato in un’ottica di bio-design, facilmente prevederà, oltre a un corretto smaltimento delle sue componenti, anche un uso originale dell’imballaggio stesso. Esistono modi più o meno elaborati per riutilizzare prodotti che altrimenti finirebbero direttamente nei rifiuti. Dare una seconda vita al pack è un modo per aiutare il pianeta e anche per coinvolgere il consumatore in un’azione creativa. La “non scatola” è uno dei nostri prototipi esplicativi.
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ECO-LOGISTICA
La logistica, che sempre più punta ad essere una eco-logistica, incide sull’impatto ambientale da un lato per la distribuzione dei prodotti a livello nazionale e internazionale, dall’altro lato per i volumi e il peso delle confezioni che vengono trasportati. Ridurre al minimo l’ingombro di un imballaggio gioca a beneficio sia del trasporto, sia di un’altra fondamentale caratteristica di un green pack: il minor uso possibile di risorse. Il modo più facile per non danneggiare la natura è imitarla, ridurre l’over-packaging è un buon modo per iniziare. Un valido metodo per comunicare in modo efficace riducendo le stampe, è il packaging interattivo, dai un’occhiata.